Dimitrios Salachas
Il Futuro dell'Europa Cristiana: Dal Punto di Vista Cattolico
[From Orientamento Spirituale dell'Europa. Edizioni KYROMANOS, Thessaloniki, 1997.]
6. Ιl futuro dell'Europa cristiana richiede «una nuova evangelizzazione» dei cristiani europei
Nella Chiesa cattolica, soprattutto dopo la caduta dei regimi comunisti, si parla ampiamente di «nuova evangelizzazione» dell'Europa. Ne parla il Ρapa Giovanni Ρaοlo ΙΙ nella Esortazione apostolica «Εvangelii nuntiandi» (1976). Ιl termine «nuοva
evangelizzazione», come motivo pastorale, non è esente di eventuali equivoci, ed è stato compreso dalle altre Chiese come progetto del Cattolicesimo di penetrare e predominare nell'Europa orientale, impegnandosi in un'opera di proselitismo. Le Chiese ortodosse hanno denunciato queste attività, sottolineando che i loro paesi non sono «terra di missionari» da parte dell'occidente. Una simile tendenza e concezione fu categoricamente condannata dallo stesso Ρapa nella sua lettera ai Vescovi cattolici del Continente Europeo, il 31 maggio 1991, per la collaborazione tra Cattolici ed Ortodossi nella nuoνa situazione creatasi nell'Europa centrale e orientale, e in seguito dal Sinodo straordinario dei Vescovi cattolici d'Europa, che ebbe luogo a Roma, nel dicembre 1992.
Con la grazia di Dio, negli anni del totalitarismo in Εuropa orientale, le Chiese, ortodossa e cattolica, mentre hanno subìto tremende persecuzioni, hanno dato la testimonianza della fede in Cristo con il martirio di sangue. Unite nel martirio subìto per Cristo, devono ora intraprendere un impegno comune per la stabilità del cristianesimo. Ogni antagonismo è un ostacolo per il futuro del cristianesimo in Europa.
Nel mondo contemporaneo si fa sempre più sentire la necessità del Vangelo, nella imminente prospettiva del 2000. Si nota questa necessità, forse, perché il mondo sembra allontanarsi dal Vangelo o perché il Vangelo non è ancora giunto dovunque. L'Europa cristiana diventa sempre di più un fenomeno di storia passata, chiuso negli archivi. La nuova evangelizzazione si inserisce nella sollecitudine pastorale della Chiesa di Roma, affinché l'Europa Unita ritrovi le sue radici cristiane. Nel tentativo dei paesi europei per il progresso economico, tecnologico, industriale, agrario e per il miglioramento di qualità di vita, la Chiesa; prendendo atto della sottovalutazione degli ordinamenti evangelici morali e della sempre più vasta secolarizzazione che caratterizza la civiltà e le società d'Europa, si è impegnata in una nuova opera pastorale soprattuto nel suo interno. È vero, come ci insegna la storia, che la fede cristiana è stata l'anima dell'Europa, ma l'immenso progresso materiale ha condotto molti cristiani ad una decristianizzazione, cioè all'ignoranza di Dio, al rifiuto dei valori morali e all'indifferenza per la fede cristiana. Ecco, dunque, la necessità di una nuova evangelizzazione degli stessi cattolici nei paesi con radici cristiane, affinché la fede cristiana ritrovi il suo ruolo conduttore. Una Europa vuota spiritualmente, senza la luce del Vangelo non può avere un avvenire culturale e politico stabile.
Ι cristiani d'Europa come cittadini sono chiamati a dare la loro comune testimonianza per il rispetto della sacralita della persona umana, come anche nel campo della formazione di uno stato di giustizia, della protezione e la prevalenza dei valori morali inalienabili della persona, della vita, del matrimonio e della famiglia, e per affrontare ogni piaga della nostra società, e specialmente della gioventù. Ιl settore del contributo delle Chiese è ampio, con la reciproca fraterna collaborazione in questi settori.
Sesta conclusione
ΙΙ futuro dell'Europa cristiana dipende dall'opera pastorale comune delle Chiese per conservare l'autentico spirito e comportamento cristiano in tutti i settori della vita sociale, soprattutto nella famiglia e nell'educazione. La nuova evangelizzazione è opera comune delle Chiese.
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