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Antonios Papadopoulos

I Movimenti Religiosi Contemporanei, Pericolo per L'orientamento Spirituale dell'Europa
(Traduzione dal greco: Cappuccini di Atene)

[From Orientamento Spirituale dell'Europa. Edizioni KYROMANOS, Thessaloniki, 1997.]


4. Il contributo spirituale e pastorale della Chiesa cattolico-romana

Anche la Chiesa cattolico-romana mostra un interesse analogo dal momento che lo stesso problema riguarda pure i suoi fedeli. La Chiesa cattolica sottolinea che le nuove sette, i movimenti «religiosi» e antireligiosi, i diversi gruppi «cultuali» certamente costituiscono una sfida per un affronto spirituale e pastorale. È convinta che è necessaria una particolare sollecitudine da parte delle chiese locali, dei vescovi e dei laici. Le sette hanno spinto la Chiesa cattolica a convocare un Sinodo dei vescovi. In particolare il Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, il Consiglio per i non cristiani ed il Pontificio Consiglio per le ricerche riguardanti le sette si occupano minuziosamente del problema delle organizzazioni «religiose» e antireligioise. Le organizzazioni ereticali che circolano per il mondo e influenzano i fedeli della Chiesa cattolica sono considerate sette, nuovi movimenti «religiosi», gruppi di culto...

Dal 1984 dai vari Segretariati e Consigli della Chiesa Cattolica si manifesta un sostanziale interesse riguardo questo problema. Sinodi di vescovi si sono occupati degli interrogativi che emergono dalla penetrazione delle nuove sette e si studiano continuamente modi per affrontale pastoralmente. Fino al dicembre del 1985 sono state raccolte risposte relative a questa realtà provenienti da sinodi di vescovi da tutte le parti del mondo. Le risposte sono state raccolte e ordinate e poi pubblicate in un volume, in lettere circolari e in riviste specializzate. Scegliamo alcune delle varie proposte.

La comunità ecclesiale deve sviluppare la sua fede vivente. Bisogna che essa offra amore, calore, comprensione e contribuisca alla fratellanza e alla riconciliazione tra gli uomini. La comunità deve essere festosa, orante e missionaria, bisogna che essa si inchini con amore sui problemi dei fedeli e li conosca con esattezza. A livello di chiesa locale bisogna che i fedeli siano evangelizzati con responsabilità e catechizzati in continuità. La loro catechesi bisogna che sia basata sulla Scrittura e la teologia.

Ancora si propone che i sacerdoti e soprattuto i giovani siano formati in maniera tale che siano in grado di offrire aiuto vero e reale. L'insegnamento deve essere ispirato - si afferma - dalla tradizione della Chiesa cattolica.

La Chiesa deve essere per i fedeli e in genere per gli uomini non solo un semplice segno di speranza, ma bisogna che essa stessa diventi fondamento della speranza, bisogna che assista, aiuti, ponga delle questioni e cerchi di fare le dovute risposte. È necesseraio che la Sacra Scrittura rimanga il testo per eccellenza che ispiri l'attività pastorale. Bisogna anche usare per l'utilità del popolo i mezzi di comunicazione di massa.

Nelle proposte si fa notare ancora che l'uomo contemporaneo ha bisogno di un aiuto efficace per conoscere sempre di più se stesso, conoscere che Dio lo ama dal momento che il Dio dei cristiani e il Dio vivente. Solo la Chiesa puo offrire la verità che Dio e il Dio vivente che ama l'uomo. Il fedele, attingendo forza dall'incarnazione del Figlio e Parola di Dio, il suo insegnamento, la sua morte e la sua risurrezione, può formare una forte personalita. Solo con i doni divini dello Spirito l'uomo può rinascere.

La cura pastorale della Chiesa - si legge nelle proposte dei vescovi cattolici - non può e non deve essere a senso unico. Cioè la Chiesa nοn deve occuparsi esclusivamente dei bisogni spirituali dei fedeli. È necessario che essa tenga anche presente i bisogni psicologici, fisici, sociali, culturali ed altri bisogni dei fedeli. Le prediche dei pastori devono essere ispirate dalla Bibbia e vivino al linguaggio degli uomini. Si evitino le prediche astratte, ricercate e dal contenuto moralistico. Ι sacerdoti devono ricordarsi che nοn sono dei menagers, ma dei padri, fratelli, guide e consolatori. Ιn nessun caso gli uomini spirituali - vescovi, sacerdoti, teologi - devono diventare dei burocrati. Ι laici devono collaborare cοn i chierici e ricevere delle direttive nell'azione pastorale.

Ιl Sinodo dei vescovi del 1985 ha posto le fondamenta per un orientamento concreto. Ι partecipanti al sinodo hanno reso onore al Concilio Vaticano Ιl e si sono occupati di quello che la Chiesa cattolica può offrire oggi agli uomini. Per quanto riguarda il modo di affrontare le sette integraliste hanno cercato di presentare modi più efficaci dal momento che nοn è possibile instaurare un dialogo cοn l'odierno fondamentalismo. Ι Vescovi hanno accentuato una grande verità. La riconciliazione della comunità cοn Dio presuppone il martirio. Si è parlato diffusamente nel Sinodo dell'Eucaristia e del Mistero della SS. Trinità.


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