Antonios Papadopoulos
I Movimenti Religiosi Contemporanei, Pericolo per L'orientamento Spirituale dell'Europa
(Traduzione dal greco: Cappuccini di Atene)
[From Orientamento Spirituale dell'Europa. Edizioni KYROMANOS, Thessaloniki, 1997.]
3. Sfida per un confronto pastorale da parte della Chiesa Ortodossa greca
In occasione della convocazione di un congresso internazionale di San Myunk Mun ad Atene, il Sacro Sinodo della Chiesa della Grecia ha reso pubblica una dichiarazione nella quale sono messi in evidenza i blasfemi insegnamenti della setta. In essa si sottolinea che l'appartenenza a quella organizzazione e completamente inconciliabile con l'identità dell'ortodosso e che quella e simili organizzazioni sono nocive dal punto di vista sociale e morale. «Le giovani vittime - si afferma nella dichiarazione - per contribuire alla salvezza del mondo giurano sottomissione ai loro veri genitori cioè a Mun e a sua moglie e promettono di essere disposti a sacrificare la loro vita a questo scopo. Abbandonano le loro famiglie, gli studi, la professione, offrono all'organizzazione tutti i loro averi e lavorano come schiavi nelle varie officine del movimento tra le quali esistono anche fabbriche d'armi». Il documento affermava ancora che il movimento organizzava congressi di diversi scienziati e presenta i nomi di questi come garanzia della serietà del movimento, indipendentemente dal fatto che tali persone possano ignorare che dietro quei congressi si nasconde l'organizzazione di Μun.
L'Enciclica sinodale numero 1562 del 18-4-1978 informava i fedeli della Chiesa della Grecia «Circa l'azione del cosiddetto movimento i Ragazzi di Dio». Il movimento dei Ragazzi di Mo, nota l'Enciclica, «disorienta i giovani e con parole volgari insulta la Chiesa, insegna la poligamia, l'amore lesbico, la prostituzione e l'adulterio al fine di raggiungere i propri scopi». Si fa ancora notare che principale occupazione delle vittime è di «raccogliere soldi in tutti i modi possibili, soldi. che vengono poi mandati all'organizzazione». Si direbbe che lo scopo dell'organizzazione è solo economico. Quelli che approfittano di questi «principi» sono i capi mentre il pericolo per i giovani rimane grande.
Con un'altra Enciclica (2284/23-6-83) ai Metropoliti della Chiesa della Grecia il Sacro Sinodo ritornava sull'argomento delle sette e insisteva sulla necessità di affrontarle dal punto di vista pastorale. Tra l'altro si afferma: «Il numero delle organizzazioni segrete, di provenienza soprattutto induista, cresce sempre di più, così pure la parapsicologia, i medium, la magia sono in continua crescita. Molte di queste organizzazioni si nascondono dietro la ricerca della salute, dietro negozi con prodotti di «sana nutrizione», dietro la «scienza» per curare l'ansietà ecc. Bisogna sottolineare ancora una volta che non e possibile essere ortodossi e appartenere contemporaneamente alle varie scuole di yoga (Satyanantasram, Ananta Marga, Unione Yoga «Ilianthos», ecc).
L'Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Serafim ha più volte informato il governo, il parlamento e gli europarlamentari degli effeti deleteri che può avere l'indifferenza dello Stato riguardo questi problemi. L'Arcivescovo con diverse lettere ha invitato Governo e Parlamento ad occuparsi delle sette contemporanee. In concreto egli con una missiva del marzo 1993 indirizzata al Capo del Governo faceva presente i pericoli a cui siamo soggetti come Chiesa e come Paese a causa dei fondamentalisti. In essa l'Arcivescovo insisteva sulla necessità da parte del governo greco di prendere in considerazione con dovuta attenzione il problema delle nuove sette. Sua Beatitudine l'Arcivescovo si riferiva alla Votazione dell'Europarlamento (maggio 1984) e alla necessita che i diversi Paesi dell'Unione Europea collaborino per affrontare insieme il problema. In questa stessa lettera egli si riferiva anche alla decisione dei giudici greci (1985) in base alla quale vengono condannati i missionari della setta fondamentalista «Giovani con missione». L'Arcivescovo metteva inoltre al corrente il Primo Ministro della guerra che conducono i missionari contro la Chiesa della Grecia come pure dell'opera pastorale della Chiesa per proteggere i fedeli ortodossi. Disgraziatamente la nostra Patria è accusata di condurre una guerra contro la libertà religiosa e per questo il giorno del processo i seguaci del movimento fondamentalista l'hanno fissato come giorno di preghiera!!!
La Chiesa greca in questo suo sforzo non mira a limitare la libertà religiosa, ma ricerca la collaborazione dello Stato per affrontare insieme il problema delle sette perché i movimenti religiosi dei nostri tempi gettano le fondamenta di un nuovo modo di concepire l'uomo ed inoltre si indirizzano pure contro lo Stato stesso.
La Chiesa greca si organizza sul piano pastorale in maniera tale da essere in grado di aiutare non solo i suoi fedeli che si trovano in territorio greco, ma anche gli altri ortodossi che si trovano nei paesi dell'Europa Orientale. Oltre alla Commissione Sinodale incaricata delle sette, la Chiesa greca sviluppa un programma a grande respiro. Il programma con il quale informa il popolo di Dio ha carattere locale, nazionale, interortodosso e internazionale. Prima ancora della «Direttiva» n. 1176/1992 del Consiglio dell'Europa, si sono create delle strutture d' azione. La «Direttiva» suggeriva la creazione di fattori indipendenti per affrontare i cosiddeti «Nuovi movimenti religiosi» operanti in Europa. Queste strutture sono la «Direzione dell'Apologetica Ortodossa», il «Servizio dell'Informazione, Dialogo e Cultura», il «Consiglio interortodosso degli incaricati per temi riguardanti le sette e movimenti parareligiosi»,l' «Unione pangreca dei Genitori per la protezione della civiltà grecoortodossa, della famiglia e dell'individuo» e l' «Associazione interortodossa iniziativa dei genitori».
Negli ultimi dieci anni sono stati organizzati consigli interortodossi, congressi internazionali di specialisti, incontri a carattere locale e internazionale, un servizio specializzato di consultazione, una Segreteria interortodossa specializzata. Ogni anno hanno luogo seminari speciali e varie manifestazioni di formazione. Continuamente si fanno dei tentativi per informare in modo sempre più completo i fedeli. Il Servizio incaricato dall'Arcivescovo pubblica studi speciali curati con eccezionale premura. Con la pubblicazione di queste opere la Chiesa Ortodossa informa genitori e formatori intorno ai pericoli che corrono i fedeli e in modo speciale i giovani con i movimenti pseudoreligiosi. L'informazione si indirizza anche verso le strutture statali.
Il tempo non ci permette di esporre nei particolari l'opera pastorale e interortodossa della Chiesa della Grecia. Solo la lettura dei titoli della bibliografia in continuo aumento riguardante i movimenti «religiosi» sarebbe sufficiente per renderci conto dell'azione della Chiesa nel settore delle sette.
Siccome i nuovi movimenti «religiosi» hanno attecchito anche nella martoriata Cipro, la Chiesa di Cipro si è data da fare in questo campo. Nella metropoli di Lemeso ha avuto luogo il Congresso dell' «Associazione della Fede Ortodossa» (16-6-90). Il tema del congresso era: «La sfida del serpente e l'Evangelo della nuova fede». La Chiesa di Cipro segue da vicino il tema delle sette contemporanee e contribuisce in modo molto efficace nel combatterle.
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